mercoledì 27 marzo 2013

I grillini siciliani "beccati" con l'auto blu

Il fascino irresistibilie dell'auto blu non risparmia i grillini. Basta vedere la vicenda di Antonio Venturino, vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana e Giampiero Trizzino, capo della commissione Ambiente e Territorio. Per una visita alla base militare di Sigonella con in console Usa Moore i due deputati grillini sono partiti da Palermo proprio a bordo di una vettura con lampeggiante.
E dire che entrambi avevano espressamente rinunciato all'uso di questi mezzi in un filmato del 13 dicembre scorso. "Perché mi fa questa domanda? Non è un'auto blu, ma di servizio", è stata la risposta di Venturino alle domande dei cronisti. "Oggi siamo venuti da Palermo e dobbiamo fare un altro giro, e siccome io la macchina non ce l'ho e a piedi sarebbe stato complicato, in bicicletta sarebbe stato un po' difficile. Quindi per motivi di tempo abbiamo usato un'auto di servizio, chiamiamola auto aziendale, dell'azienda Ars".

Litfiba:quando Piero Pelù gridava più di Grillo


IL DEBUTTO
-Il debutto ufficiale dei Litfiba è fatto risalire all'8 dicembre 1980, alla Rockoteca Brighton, lo stesso giorno della morte di John Lennon.
I CAFFE' CARACAS
-Federico "Ghigo" Renzulli agli albori si esibiva nei locali di Firenze e dintorni in coppia con Raf in un gruppo chiamato Caffè Caracas.

I MUGNINOS
-Nel 1982 Pelù e Aiazzi formarono un gruppo parallelo a cui si unì il batterista Ringo De Palma, amico di vecchia data di Piero, con cui suonava ai tempi del loro primo gruppo (Mugnions).

Piero assolveva lo strano ruolo di bassista.
Si esibirono una sola volta, ma la breve esperienza bastò per concepire La Battaglia Sacra che trovò posto nell'Eneide.
IL PRIMO TOUR
-Il primo vero tour dei Litfiba si può far risalire al 1984.
Organizzato dall'IRA le presenze più significative furono a Berlino, in Jugoslavia, Francia e Spagna, dove furono poi invitati (ottobre) alla prima edizione di "Tendencias".
CANE
-Nell'album Aprite i Vostri Occhi, nel presentare la canzone Cane, Piero, mentre la sua voce si fa trash dice "Il prossimo brano è dedicato a tutti i cani che sono qui con noi...
Perchè abbiamo tutti bisogno di Carezze!".

Cane è diversissima da come era in studio: è diventata una canzone che rievoca strade piene di spazzatura, ubriachi sofferenti e pieni di ricordi che mordono il cuore, con un assolo finale lancinante.
SANREMO ROCK
-A marzo del 1988 i Litfiba parteciparono a "Sanremo rock" con Gangs, Rats, Denovo, Moda, Violet Eves e Incontrollabili serpenti.

La gente si ricorderà solo dei Litfiba, di Piero che abbraccia il pubblico, si arrampica sulle telecamere, il tutto mentre i Carabinieri stanno a guardare impotenti.

Durante lo show, eseguono un pezzo nuovo: Ci Sei solo tu.
EL DIABLO
-Prima di registrare in studio l'album El Diablo, i brani furono provati dal vivo in 2 concerti estivi a Pisa e a Modena.

Al termine di uno di questi concerti, il più curioso chiese a Piero come avrebbero chiamato il nuovo album.

Lui rispose che sarebbe stato un titolo che avrebbe evocato il rock: El Diablo, scelto per via di Gianni Rivera e della sua interrogazione parlamentare sui Rolling Stones, in cui sosteneva che il rock è la musica del diavolo.

Aggiunse poi che le dichiarazioni di Rivera, denotavano una ignoranza quasi mostruosa, e che il titolo si riferiva proprio a quell'etichetta di trasgressione che i benpensanti, stupidi e legati ai luoghi comuni affibiano a qualcosa che non riescono a comprendere.
TEQUILA SIMBOL
-I simboli che si vedono sulla copertina di Viva Litfiba sono gli stessi che sono sopra l'etichetta della tequila che viene utilizzata durante Tequila nella videocassetta di PIRATA TOUR.

Durante il concerto Piero passava una bottiglia di Tequila che faceva bere ai componenti del gruppo.

Inoltre sulla copertina di Viva Litfiba è stampata la scritta "Banda fundada en 1980", "Tequila hecho in Italia", "Acquavite di rock".
PIERO EXIBITION
-Le esibizioni dei Litfiba e in particolare di Piero hanno sempre destato scalpore fin dagli inizi: durante il Carnevale '82 il manager di allora dei Litfiba (Bruno Casini) organizzò una serata al Casablanca intitolata "Mephisto Festa".

I Litfiba arrivarono sul Palco trasportando una bara che posarono a terra e dopo pochi minuti ne uscì Piero che attaccò con After Death.

Durante Pirata Tour Piero Pelù spaccò l'asta del microfono in testa a due ragazzi che si divertivano a lanciare monetine sul palco.
FRESCO FRESCO
-Tra le primissime apparizioni di Piero in Tv, ce n'è una in particolare, nel 1982 alla Rai a "Fresco Fresco" condotto da un'esordiente Maria Teresa Ruta.

Qui mentre i ragazzi della band suonavano tutti seduti su una sdraio, Piero cantava Luna con aria da indemoniato, sul bordo della piscina: non ancora soddisfatto della situazione, già di per se paradossale, il vocalist si versa addosso una boccetta di vernice rossa facendola sembrare sangue e facendo quasi perdere i sensi alla conduttrice.

Il tutto finì con un tuffo in piscina che venne così imbrattata di rosso fra lo sbigottimento dei presenti.
AU CLAIRE DE LA LUNE
-La canzone Pierrot e la luna termina citando una frase in francese:
"Au claire de la lune/mon ami Pierrot/ Prete ma ta plume/ pour ecrire un mot"

In realtà è un verso di una canzone (Au claire de la lune) di Jean-Baptiste Lully (nato a Firenze, si chiamava infatti Giovanni Battista Lulli) creatore dell'opera barocca francese e vissuto nel 1650.

Fonte: andreabr@gsmbox.it
ye-spa-ppa-yeppa-yè-yè-yè
-Durante le esecuzioni di Apapaia in Pirata Tour ed El Diablo Tour, prima del "Rispetta le mie idee", Piero aggiungeva un "ye-spa-ppa-yeppa-yè-yè-yè", cosa che non accadeva nel tour di 17 Re, in favore di una bellissima tastiera.



Anni90
PAROLE, PAROLE...
-Durante l'esecuzione di Cane al Festival di Montreaux 1991, Piero dice al pubblico francese: "ça va ça va, ça va me petit zombie".

Durante l'esecuzione di Gioconda in "El Diablo Tour", Piero cantava "...e spunta il prete col dito in CULO.

In Colpo di Coda, la canzone Soldi è integrata da "Siore & Siori, les jeux sont faits e rien ne va plus; chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato: sarebbe molto bello ma così non sarà!

In Lacio Drom, nella canzone Santiago, in un ritornello al posto di "Santiago del Cile", viene cantato "Santiago di Bosnia".
PAROLE, PAROLE...
-All'inizio di Gioconda, Piero dice: "ego battizzo vos, e comunnico voz in sempeternus et eterno...matrimonio...Cazzi vobis...omissis.. in nomine patri, et filii et spirito santo....questo è rock 'n'roll".

Nel finale di A Denti Stretti invece: "... mi viene da ricantare il lancio dall'assolo, sempre".
DEDICHE
-Alcune dediche:
Yassassin ad Ali Agcha (attentatore del papa),
Sotto il Vulcano ad Augusto Daolio anima dei Nomadi,
Regina di Cuori ad Antonella Bundu (compagna di Piero),
Prendi in Mano i Tuoi Anni a Marco Pantani,
Ritmo in Croce e Delizia a Candelo,
Il Volo a Ringo.
JEEG ROBOT D'ACCAIO
-Per molto tempo (e c'è ancora qualcuno che ne è convito) si è sparsa la notizia che la sigla del cartone animato Jeeg Robot d'acciaio sia stata cantata niente meno che da Piero Pelù.

Non sono bastate le pronte smentite di Pelù ("In anni di carriera ne ho fatte di cose ma mai ho cantato per sigle di cartoons. No, non ero io a cantare JEEG ROBOT... a quell'epoca giocavo a pallone,andavo in Vespa, e facevo tutte altre cose......") a placere la ridda di voci, a volte contrastanti, sull'argomento.
Ma è davvero finita?
DINOSAURO
-Dinosauro ha avuto una lunga gestazione.
In un concerto del '92 Piero presenta così il pezzo :
"la prossima canzone è nuova, e ci vergognamo di averla scritta noi...sarà uno schifo..."

Sia il titolo ('Bueno') che il testo è diverso, il ritmo è ancora più violento della versione originale, anche se allo stesso tempo è possibile assaporare in certi passaggi un retrogusto un pò barocco.

Inoltre manca il "ritornello" originale, e al suo posto c'è la strofa di un'altra canzone dei Litfiba, che vedrà la luce solo qualche anno dopo e cioè Ritmo.
DENUNCE
-PieroPelù nell' El diablo Tour si guadagnò ben due denunce per oltraggio a pubblico ufficiale e vilipendio alla bandiera.

Altri episodi da ricordare sono il preservativo infilato sul microfono di Vincenzo Mollica, durante il conceerto del 1° Maggio, e, qualche anno più tardi, la televisione il testa ad Alba Parietti.
PIERO-CANE
-Nell'El Diablo Tour durante l'esecuzione di "Cane", Piero si rotoava per terra e mordeva le gambe di Ghigo proprio come un cane.
L'ATTACCO DI EL DIABLO
-Il rutto iniziale di "El Diablo" è stato variamente trasformato nei vari live che la band ha suonato dal 1990.
In "El Diablo Tour" era un "bleargh"; in "Terremoto Tour" è diventato "blòw", poi in "Mondi Sommersi Tour", come si sente in Croce & Delizia, è "Bèar", che reputo orribile.
Probabilmente il migliore era quello di "Terremoto Tour", più naturale di tutti gli altri.
IL PRETE...
-Durante l'esecuzione di Gioconda in "El Diablo Tour", Piero cantava_ "...e spunta il prete col dito in CULO...".
LEGAMENTI DELLE CANZONI
-In Litfiba Live, Vendette è legato con "Luna".
In Pirata Tour, sempre Vendette fu legato con "Desaparecido", e Gira nel Mio Cerchio con Tequila.

In El Diablo Tour legarono Dio con Cane.
In Colpo di Coda (Terremoto Tour), per 5 secondi Resisti è "integrata" con Maudit.
In Mondi Sommersi, nella prima "ondata " di concerti, Imparerò era legato con Regina di Cuori.
LA FRSE PERDUTA
-Nella versione studio di Woda Woda, c'è una frase che poi non venne mai recitata in nessun concerto.
La frase è:
"non serve guardare la gola di sale".

+LAVORO, -GUERRE...
-In alcuni concerti, durante l'esecuzione di Ragazzo, Piero scriveva lì per lì su di un grande telo bianco, con una bomboletta spray, la frase:
"+ LAVORO - GUERRE", immancabilmente ricompensato con molti applausi.
CI SONO TANTI TIPI DI PAZZIA...
-Una volta, Ci Sei Solo Tu era accompagnata da un' introduzione sulle varie schizzofrenie.
Nel "Mondi Sommersi Tour" non c'è ed è rimpiazzata da un inizio "spirituale" fatto a tastiera.
FATA MORGANA INTRODUCTION
-Nel "Terremoto Tour", Fata Morgana, aveva un' introduzione con la tastiera.
A questa ne seguiva un'altra che nel "Mondi Sommersi Tour" è diventata la principale nonchè l'unica.

suora appare su un campanile

Sembra un racconto di Don De Lillo. E’, invece, la cronaca di un episodio che mette a dura prova il limite tra ragione e fede. Sul campanile di un mercato di Palermo, vicino al "mercato Del Capo", infatti, appare una “suora fantasma”. Gli scettici parlano di mura scrostate, di un’illusione ottica data daintonaco pericolante, travi e campane. I più religiosi, invece, parlano di apparizione mistica. Intanto, però, si è già formato un gruppo di fedeli che si raduna a pregare sotto la chiesa, mentre i curiosi cercano di capire, con il binocolo, l’origine del mistero. C’è anche chi si è arrampicato sulla torre campanaria per capire l’origine del mistero, senza riuscire a risolverlo.

sentenza Meredith tutto da rifare:il punto


 "Sono molto sorpreso di questa pronuncia della Cassazione. A mio giudizio non c'e' nulla nei confronti di questi due ragazzi". Il criminologo Francesco Bruno commenta cosi' all'Adnkronos la sentenza della Cassazione che ha annullato l'assoluzione accordata in Appello ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher, aprendo cosi' a un nuovo processo per i due ragazzi davanti alla Corte di Appello di Firenze."Non si capisce perche' avrebbero fatto fuori Meredith -aggiunge Bruno- spero che sia un altro buco nell'acqua e nel nuovo processo davanti alla Corte d'Assise di Appello di Firenze finisca bene per Amanda e Raffaele. Anche se ho molto difficolta' a pensare che Amanda si sottoporra' a questo altro processo".Il criminologo non ha dubbi: "Non sono stati loro a uccidere Meredith. Forse i veri colpevoli non sono stati neanche toccati dall'inchiesta...".
"Non credo a un omicidio a tre, ma a mio giudizio Amanda e Raffaele la sera del delitto erano li'...". Cinzia Tani, scrittrice e 'storica del delitto', come ama definirsi, commenta cosi' la sentenza della Cassazione che ha annullato l'assoluzione accordata in Appello ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. "Ho sempre pensato che Amanda fosse li' -spiega Tani all'Adnkronos- perche' ha accusato un innocente, Patrick Lumumba". Quanto a Rudy Guede, "e' stato considerato colpevole in concorso con altri. Giusto, dunque, fare un ulteriore processo per capire se l'ivoriano ha agito da solo o insieme ad altri. Ma chi sono gli altri protagonisti? -si chiede la giornalista- Amanda e Raffaele o altre persone non ancora prese in considerazione? Il processo ci deve dare una risposta finale, lo merita una povera ragazza uccisa". Per l'autrice di 'Mia per sempre', "occorre rispondere anche un'altra domanda: perche' Guede non parla? Ormai e' condannato, perche' non accusa i suoi eventuali complici? Questo farebbe pensare che l'uomo fosse da solo, ma puo' darsi che non sia cosi'...".
"Dunque non e' chiusa, dopo piu' di cinque anni, una vicenda che ha fatto molto male a Perugia, perche' la morte di Meredith ha aperto una ferita nel cuore della nostra comunita' e perche' da allora la citta' e' stata vittima di rappresentazioni esasperate". Lo dice il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali in una nota."Ora - prosegue - la giustizia ha stabilito che non c'e' ancora la parola definitiva e che ci vuole un nuovo processo. Ne prendiamo atto, come sempre, con rispetto e attenderemo che ci si dica quale e' la verita'. Quello che resta e restera' sempre al centro di tutto e' il dolore per la morte di una ragazza poco piu' che ventenne e la vicinanza alla sua famiglia".

morto Giancarlo Martini

FORLÌ - È morto all'ospedale di Forlì l'ex pilota Giancarlo Martini, 66 anni, da tempo malato e da anni residente a S.Biagio di Argenta, nel Ferrarese. Lo ha annunciato l'ex patron del team omonimo, Giancarlo Minardi e al cordoglio si è unita la Csai, la commissione sportiva automobilistica.
Martini - scrive la Csai - è stato un grande uomo di sport e un valente imprenditore. Con la Scuderia Everest dell'amico Gian Carlo Minardi partecipò a due gare non valide per il mondiale F1 nel 1976: la Corsa dei Campioni di Brands Hatch e il Trofeo Internazionale di Silverstone (dedicato in memoria di Graham Hill) con la Ferrari 312T. Il lungo sodalizio con Minardi nacque nel 1972 in F.Italia con la Scuderia del Passatore; dopo il titolo italiano nel 1973 Martini passò alla Formula 2 dove ottenne il settimo posto nella classifica finale dell'Europeo 1976 e il primo nel titolo italiano della specialità con la March762-BMW.